Il coerede che dopo la morte del dante causa possieda in termini esclusivi l'immobile in eredità può, fino a che non intervenga la richiesta di divisione del bene da parte degli altri coeredi, usucapire la quota di questi ultimi. Perchè ciò succeda occorre che il coerede abbia goduto per venti anni il bene medesimo come se fosse tutto il suo, ovvero come se fosse l'unico proprietario, rendendo dunque il suo possesso sul bene esclusivo. E' quanto stabilisce una sentenza di cassazione del 25 marzo del 2009 n. 7221 che però precisa che a tal fine non è sufficiente che gli altri partecipanti all'eredità si siano astenuti dall'uso della cosa, occorrendo pur sempre una manifestazione esterna da parte dell'unico possessore di tale sua volontà di possesso esclusivo, come per esempio, cedere il bene in locazione a terzi. Ed è anche ovvio che sarà solo da tale momento, ossia dall'estrinsecazione esterna della volontà di possesso esclusivo, che inizierà a decorrere il termine ventennale necessario per l'acquisto del bene per usucapione.