La Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito di recente, con sentenza n. 48004/2009 del 16 dicembre scorso, che chi guida sotto l'effetto del fumo sia punibile a prescindere dalla sottoposizione a visita medica, nell'immediatezza del fatto. Basta dunque la parola degli agenti accertatori della violazione, che riferiscano la presenza nel soggetto fermato di occhi lucidi e rossi, e le successive analisi biologiche a far ritenere configurato il reato.
Con tale sentenza la Corte ha annullato una sentenza del Giudice di Pace di Tirano che invece aveva assolto l'imputato, un 24enne, perchè la notte dell'infrazione nessun medico aveva accertato la sua alterazione psicofisica. Ha infatti ritenuto la Corte che l'art. 187 secondo comma del codice della strada, nel prevedere la configuarabilità del reato solo in caso che vi sia l'accertamento dello stato di alterazione del soggetto, non intende richiedere necessariamente la contemporanea presenza sia delle analisi biologiche che della visita medica, bastando dunque, affinchè vi sia il reato anche solo le prime.